Gay, la difficoltà di fare outing
Fare outing, dichiarare apertamente di essere gay: sembra facile ma in realtà è molto meno semplice di quanto sembra. Questo perché si teme di non essere accettati oppure si preferisce la comodità di tenere il cosiddetto “segreto di Pulcinella”, specialmente in famiglia, dove il problema sembra essere più profondo.
Ma uscire fuori dal silenzio si può e si deve, per rispetto a se stessi. Non si può far finta di nulla, soprattutto se avete maturato questa certezza da anni e da anni soffrite perché dovete soffocarla. In famiglia, evitate i proclami da “confessione del secolo”: prendete ciascun componente del nucleo familiare e spiegate la vostra scelta, tutto il tempo in cui l’avete maturata, accertata, compresa.
Sulle prima, potreste avere delle reazioni strane, magari che sottovaluteranno la cosa, soprattutto se siete giovani. E’ comprensibile, lasciate che il tempo faccia da sé. Ma, al tempo stesso, riparlatene, non fate cadere l’argomento, riproponetelo, fate capire che è una scelta con la quale devono fare i conti, volenti o nolenti.
Con gli amici, fate più o meno lo stesso e vedrete che chi vi vuole bene non farà alcun tipo di problema, né si comporterà diversamente. Anzi, questo sarà un modo per verificare empiricamente quali sono le persone su cui potete fare affidamento e magari togliervi di torno chi è stato amico solo a parole. Un modo per fare cernita tra amicizia vera e falsa.